< campeggio
Il Campeggio è un albero coperto di spine sempreverde. Dal suo legno scuro si estrae l’haematoxylina, importante sostanza tintoria dal colore rosso brillante. Il legno di campeggio a seconda delle erbe insieme a cui viene miscelato è in grado di donare una vastissima gamma di colori dai marroni ai grigi, dai neri ai blu intensi.
robbia >
La Robbia, è una pianta erbacea perenne rizomatosa, strisciante, abbondantemente ramificata, dotata di lunghi fusti rampicanti a sezione quadrangolare e ricoperti da brevi aculei rivolti verso il basso. I frutti sono nerastri, carnosi, di forma più o meno tondeggiante; ognuno di essi contiene un unico seme. Usate in tintura le radici di robbia forniscono una affascinante gamma di arancioni e rosa.
< frangula
La Frangula è un alberello che cresce frequente nelle brughiere, nei boschi, lungo i corsi d’acqua. Il legno, fortemente aromatico, era usato in passato per lavori al tornio. Dalla scorza si ricavano essenze medicinali e coloranti da tintoria.
gaude >
Una delle più antiche piante tintorie ed è coltivata in tutta Europa, prevalentemente su terreni calcarei. Tutte le sue parti, radici, rami, foglie, semi, contengono un principio colorante giallo che è il più bello, puro e solido che si possa ottenere. Conosciuta dall’antichità è stata ampiamente utilizzata per la tintura dei tessuti e, ugualmente, come base di partenza per una lacca impiegata in pittura.
< indigo
L’Indigo è una pianta della famiglia delle Fabacee. Costituisce una tra le più importanti materie coloranti naturali di origine vegetale, intorno alla quale aleggia un alone di mistero e leggenda che si ritrova in tutte le culture. L’indigofera Tinctoria veniva utilizzata già dai maestri tintori dell’antico Egitto, fonte per millenni del più bello e stabile blu.
noce >
Il Noce è una pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell’ Asia sud-occidentale.
Il legno, color bruno scuro, pesante, durevole, con belle venature, viene utilizzato per mobili di pregio. I frutti sono drupe verdi, la cui parte esterna (mallo), carnosa, molto ricca di tannino, viene impiegata per conciare. La parte interna, detta comunemente noce, legnosa, contiene il seme (gheriglio) edule, aromatico e gustoso. Le foglie hanno impieghi officinali nelle malattie della pelle; dal mallo infine si estrae un principio tintorio ed in infusione nell’ alcool per produrre il nocino.
< Catechu
Il Catechu è un estratto ottenuto da diverse piante, le cui fonti principali sono il legno di due specie di acacia entrambe originarie dell’India. Questo estratto è noto come catechu nero. La corteccia viene spogliata e utilizzata per la concia, e il tronco viene suddiviso in piccoli frammenti, che vengono coperti d’acqua e bolliti. Quando l’estratto è divenuto sufficientemente denso viene colato nelle forme in cui si trova il catechu in commercio. Produce molte tinte durevoli di grigi, marroni e olivastri.